Eventi da non perdere.
La festa dei Santi
Il paese di Sant'Alfio dedica la prima domenica di maggio al festeggiamento dei Santi Patroni: Alfio, Filadelfo e Cirino.
I festeggiamenti, in verità, hanno inizio una settimana prima, infatti l'ultima domenica di aprile alle ore
12,00 avviene l'apertura ufficiale accompagnata da un gran fuoco pirotecnico e musica del complesso bandistico.
Inoltre vengono svolti tutti i tradizionali preparativi fra cui l'addobbo della Chiesa con sontuosi paramenti in stoffa (questa tradizione rimane ancora viva grazie alla collaborazione di vecchi maestri d'arte che con molta fatica, ancora oggi, si adoperano nel montaggio di questi paramenti per un'intera
settimana) e quello delle principali vie cittadine con luci colorate. Il giovedì e venerdì sera precedenti la festa ha luogo la tradizionale luminaria di legna resinosa "Dera" davanti l'ingresso di ogni casa, rievocando così, il passaggio dei tre Santi per essere condotti a Lentini dove furono martirizzati.
La domenica giorno della Festa alle ore 10,00 si celebra la Messa solenne (A Missa cantata).
Alle ore 15,00 iniziano i preparativi per scendere i simulacri dei Santi sul fercolo (Vara).
Alle ore 16,00 a "Vara" si affaccia dalla porta centrale della chiesa dove è attesa da un suono festoso di campane da una sparatoria di bombe e da un coro spontaneo di fedeli che eseguirà l'inno dei Tre
Santi, la famosa "Cantata". La domenica successiva si svolge l'ottava della Festa.
Il paese di Sant'Alfio dedica la prima domenica di maggio al festeggiamento dei Santi Patroni: Alfio, Filadelfo e Cirino.
I festeggiamenti, in verità, hanno inizio una settimana prima, infatti l'ultima domenica di aprile alle ore
12,00 avviene l'apertura ufficiale accompagnata da un gran fuoco pirotecnico e musica del complesso bandistico.
Inoltre vengono svolti tutti i tradizionali preparativi fra cui l'addobbo della Chiesa con sontuosi paramenti in stoffa (questa tradizione rimane ancora viva grazie alla collaborazione di vecchi maestri d'arte che con molta fatica, ancora oggi, si adoperano nel montaggio di questi paramenti per un'intera
settimana) e quello delle principali vie cittadine con luci colorate. Il giovedì e venerdì sera precedenti la festa ha luogo la tradizionale luminaria di legna resinosa "Dera" davanti l'ingresso di ogni casa, rievocando così, il passaggio dei tre Santi per essere condotti a Lentini dove furono martirizzati.
La domenica giorno della Festa alle ore 10,00 si celebra la Messa solenne (A Missa cantata).
Alle ore 15,00 iniziano i preparativi per scendere i simulacri dei Santi sul fercolo (Vara).
Alle ore 16,00 a "Vara" si affaccia dalla porta centrale della chiesa dove è attesa da un suono festoso di campane da una sparatoria di bombe e da un coro spontaneo di fedeli che eseguirà l'inno dei Tre
Santi, la famosa "Cantata". La domenica successiva si svolge l'ottava della Festa.
L'estate a Sant'Alfio
Ogni anno il paese di Sant'Alfio offre, nelle calde serate estive, dei momenti di aggregazione e di svago ai suoi ospiti e ai suoi visitatori. Grazie all'impegno civico del Sindaco e dei suoi collaboratori il Comune cura l'organizzazione di spettacoli teatrali, di danza, di musica ed arte contribuendo alla crescita culturale e al consolidamento delle tradizioni che appartengono a questo bellissimo angolo di Sicilia.
Il Castagno dei 100 cavalli
Il “Castagno dei Cento Cavalli” è stato riconosciuto il 18 maggio 2008 dall’UNESCO “Monumento messaggero di pace nel mondo”, per la seguente motivazione: “Meta agognata in ogni tempo e rifugio di uomini e donne di qualsiasi condizione, uniti tutti dal comune desiderio di ritrovare se stessi mediante il pacifico contatto con la natura ancora incontaminata e dunque potenzialmente ispiratrice di messaggi sovrumani ed eterni che, attraverso l'albero, fanno riscoprire l'assoluto che c'è dentro ciascuno di noi. Accanto a questo albero ci si sente in armonia con la natura; in pace con i nostri simili e con l'Universo intero, giacchè le passioni ed i travagli interiori si acquietano, gli animi ritrovano il loro equilibro ed i corpi il loro benessere. Il luogo, ammirato per la sua selvaggia facies da tutti i visitatori settecenteschi ed ottocenteschi, è stato e continua ad essere simbolo di evocata fertilità. Il Castagno infatti è testimonianza della potenza generatrice della natura fecondante e, a sua volta fecondo e fruttifero, è rinomato universalmente per essere simbolo della forza della vita che nasce e sempre si rigenera. Attorno al suo tronco richiama da tutto il mondo coppie di innamorati e così perenne ed infinito diventa il dialogo tra gli uomini e la natura, in un connubio senza fine che coinvolge insieme alla ricchezza e la fertilità dell'albero e del suolo e l'operosità dell'uomo. Rituali e leggende sono legati al Castagno millenario. Ricco di fascino è quel Mito che vuole che in una notte burrascosa una Regina di nome Giovanna sia stata amata dai Cento cavalieri del suo seguito che con lei avevano trovato rifugio nel tronco del maestoso albero”.